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Italicum via libera del Senato

00italicumL’Italicum ha avuto il via libera del Senato e si appresta a tornare alla Camera per la definitiva approvazione. Contro la legge si sono levate le voci degli esponenti della lega, di una parte della minoranza del Pd, di Sel e di alcuni esponenti di Forza italia. Sulla legge elettorale quindi il Patto del Nazareno tiene e la nuova legge elettorale in vigore dal 2016 prevede:

-l’elezione di 630 Deputati: listini con alternanza uomo donna, capilisti dello stesso sesso non oltre il 60% nella circoscrizione e un nome può essere capolista in massimo 10 collegi;

-100 collegi plurinominali: preferenze, una bloccata il capolista è il primo degli eletti, possibili due scelte per l’elettore tra candidati di sesso diverso;

-6/7 seggi disponibili per collegio: soglia per il premio di maggioranza del 40%, se nessuna delle liste raggiunge il tetto del 40% si va al secondo turno con le due liste più votate;

-3% soglia di sbarramento per i partiti e il premio di maggioranza assegna 340 seggi al vincitore, alle minoranze vengono assegnati 290 seggi;

Forza Italia non ottiene il premio di coalizione né l’abbassamento della soglia del 40%, quindi si può dire che il cavaliere ha fatto un accordo consapevole delle scarse ricadute positive sul suo partito, se l’andamento dei sondaggi rimane quello attuale. Inoltre il premio alla lista allontana l’ipotesi di ricompattamento del centro destra.

L’approvazione della legge elettorale e la trasformazione del Senato in rappresentanza delle autonomie apre alcuni scenari e ricadute tecniche che andrebbero approfondite. Tra poco avremo l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica, di cui trattiamo in altra pagina, e questo verrà eletto da un’assemblea che al più tardi tra due anni non esisterà più in larga parte. La modifica del sistema elettorale e le modifiche costituzionali potrebbero avere un impatto sull’incarico del Presidente del Consiglio e sullo stesso presidente della repubblica che “sarebbero” ancora in carica con un sistema completamente cambiato. Cosa potrebbe accadere? Dimissioni e immediato reincarico al Presidente del Consiglio? Nuove elezioni? Una nuova elezione di conferma del Presidente della repubblica con un’assemblea di fatto nuova e nuovi grandi elettori? E’ materia per fini costituzionalisti e per il nuovo capo dello Stato che di questi temi se ne intende.

ARES