Infolampo: ceta – entrate – riscossioni
Appello per respingere il Trattato. E’ un attacco al diritto al lavoro, agli standard ambientali, alla difesa
dei beni comuni e dei servizi pubblici, alle tutele di milioni di cittadini e consumatori, Presidio a
Montecitorio il 5 luglio
di Alex Zanotelli
Nei prossimi giorni sarà in discussione in Senato il Ceta (Comprehensive Economic and Trade
Agreement), l’accordo commerciale ed economico fra il Canada e la Ue. Se sarà approvato sarà un’altra
vittoria del trionfante mercato globale. Infatti il Ceta è
uno dei sette trattati internazionali di libero scambio che
sono: Ttip, Tip, Tisa, Nafta, Alca E Cafta. Sono le sette
teste dell’Idra. Il profeta dell’Apocalisse aveva descritto
il grande mercato che era l’Impero Romano come una
Bestia dalle sette teste. E il profeta aggiungeva che “una
delle sue teste sembrò colpita a morte, ma la sua piaga
mortale fu guarita” (Ap. 13,3 ). Così oggi alcune teste
della Bestia sembrano colpite a morte, perché Trump si è
scagliato contro il Ttip (Accordo commerciale tra Usa e
Ue), contro il Tip (Accordo commerciale tra Usa e nove
paesi del Pacifico) e il Nafta (Accordo commerciale fra
Usa, Canada e Messico). Sembravano colpite a morte,
ma ora vengono riproposte sotto nuove forme,
soprattutto il Ttip. La ‘Bestia’ infatti, nelle sue varie
teste , sembra che stia lì lì per morire, ma riprende subito
vita.
Non dobbiamo quindi mai allentare l’attenzione su
questi Accordi che sono il cuore pulsante del grande
mercato globale. Soprattutto in questo momento dobbiamo stare molto attenti al Ceta. E’ da anni che è in
atto una forte campagna in Europa contro il Ceta, con forti pressioni sul Parlamento europeo. Ma
nonostante tutto questo, il 30 ottobre 2016 la Ue ha firmato il Trattato e il 15 febbraio 2017 anche il
Parlamento Europeo lo ha ratificato con 408 voti favorevoli e 254 contrari. Ma ci resta ancora una
speranza:il Trattato deve essere approvato da tutti i Parlamenti dei 27 Stati. La resistenza nei parlamenti
francesi e spagnoli è forte. Ora il testo del Trattato è in discussione nel nostro Senato, dove è stata
incardinata l’8 giugno scorso. Dobbiamo tutti mobilitarci perché questo Accordo non venga approvato. Il
5 luglio, al mattino, ci sarà un sit-in nei pressi del Senato e al pomeriggio una manifestazione davanti al
Parlamento.
Per noi questo trattato è “un gigantesco regalo alle multinazionali e un’ulteriore limitazione al ruolo e alle
competenze di governi ed enti locali ai danni dei diritti e delle tutele di milioni di cittadini e
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Agenzia delle Entrate-Riscossioni, come funziona l’ente
che ha sostituito Equitalia
Non è più una società privata. Pignoramenti solo in casi estremi. Nuovo portale internet. Meccanismo
intelligente taglia-code e scambio di dati: tutte le novità.
Dal 1° luglio Equitalia non c’è più. Scompare (almeno formalmente) la società considerata il simbolo del
Fisco vessatorio. Al suo posto arriva la nuova Agenzia delle Entrate-Riscossioni. Gli sportelli rimangono
gli stessi, anche se cambiano il logo e i moduli per ogni tipo di pratica. Da subito viene introdotta una
semplificazione: un nuovo meccanismo ”intelligente” taglia-code, che promette di ridurre drasticamente le
attese e che dopo l’estate sarà affiancato da un’app per prenotare e accelerare le procedure allo sportello.
PIÙ CONTROLLO DAL MINISTERO DEL’ECONOMIA. Il nuovo soggetto è un ente pubblico, mentre
Equitalia era una società privata. Si stringe quindi il controllo del ministero dell’Economia, ma soprattutto
si stringono i rapporti con l’Agenzia delle Entrate, che prima deteneva il 51% della società e ora vede
un’identificazione tra il suo direttore e il presidente della nuova Agenzia, della quale nomina anche il
comitato di gestione.
CODICE A BARRE PER EVITARE LE CODE. Il taglia-code sarà un sistema digitale, in grado di
ridurre i tempi di attesa consentendo subito al contribuente di essere riconosciuto allo sportello tramite un
codice a barre, lo stesso della tessera sanitaria. Con l’app in arrivo dopo l’estate, inoltre, si potrà
visualizzare la situazione delle attese, scegliere l’orario e la giornata desiderata: al momento dell’arrivo il
cittadino sarà riconosciuto tramite un lettore e potrà accedere allo sportello senza fare la fila.
Gli uffici, come detto, non cambiano, e nemmeno i dipendenti. Ci sarà invece un nuovo logo, anche nei
moduli. E da subito cambierà anche il portale web, che dovrebbe diventare un vero sportello virtuale. È
questo un punto su cui il numero uno della nuova Agenzia, Ernesto Maria Ruffini, da poco insediato
anche ai vertici delle Entrate, ha scommesso molto.
LA VERA NOVITÀ È LO SCAMBIO DI DATI. Ma la vera novità non si vede. Riguarda lo scambio di
dati tra Agenzia delle Entrate e nuova Agenzia Riscossione. Migliorerà l’efficienza della riscossione,
anche a vantaggio dei contribuenti. Ad esempio per i pignoramenti: saranno mirati, evitando di bloccare
tutti i conti di chi non ha pagato, ma solo quelli necessari.
IL BILANCIO (NEGATIVO) DEI PIGNORAMENTI. Finora questo tipo di attività (Equitalia effettua
circa 170 mila pignoramenti l’anno) non ha avuto particolare successo. Anzi, l’80% dei pignoramenti sui
conti correnti non è andato a buon fine. Le nuove direttive punteranno a restringere i pignoramenti dei
conti bancari (che già oggi per valori inferiori a mille euro seguono procedure particolari) solo quando
Entrate-Riscossione si troverà davanti a un caso di evasione dolosa, e solo per importi di un certo livello.
ROTTAMAZIONE DELLE CARTELLE DA COMPLETARE. Difficile dire se questo basterà a
cambiare il rapporto tra i cittadini e la nuova Agenzia, archiviando una storia fatta di cartelle pazze,
attentati, proteste e polemiche politiche. C’è ancora qualche ostacolo da superare, come il passaggio dei
dipendenti al settore pubblico, sul quale pende un ricorso al Consiglio di Stato che sarà esaminato il
prossimo 27 luglio. Poi, tra i principali impegni di Ruffini, deus ex machina di questa trasformazione, la
necessità di completare la rottamazione delle cartelle e la voluntary disclosure bis. Dovranno garantire
risorse importanti per i conti pubblici. E anche questo appuntamento è vicinissimo, a fine luglio.
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come-funziona-lente-che-ha-sostituito-equitalia/211882/