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Lavori, affitti, bonus, tuti gli sconti in scadenza

copertina_bonus-casa-672x351-01-u2025443278487mb-835x437ilsole24ore-webAll’approssimarsi della fine del 2017 vanno in scadenza alcuni importanti sconti e bonus. Intanto già il 30 giugno u.s. si è chiusa la finestra che consentiva di acquistare immobili all’asta pagando solo 200 euro di imposta di registro, ipotecaria e catastale. L’opportunità era riservata ai privati con i requisiti “prima casa” e faceva perno sul D.L. sul credito cooperativo 18/2016 con la proroga di sei mesi nella legge di bilancio 2017.  Il plafond dei bonus è però molto più esteso e la loro scadenza, salvo proroghe, è prevista per fine anno. La più significativa tra queste misure è senza dubbio la detrazione del 50% sul recupero edilizio fino alla concorrenza di una spesa di 96.000 euro, con lavori sia nella singola abitazione, quanto in condominio. Contestualmente scadranno alcune misure correlate, l’acquisto case integralmente ristrutturate dalle imprese, l’acquisto di box auto realizzati dal costruttore, la messa in sicurezza antisismica degli edifici della zona a rischio -4-. La detrazione extra large del 50% ha avuto fino un regime di proroga protratto per ben quattro volte e sempre con la legge di stabilità di fine anno, non ci fosse questo provvedimento dovremmo tornare alla detrazione ordinaria del 36% su una spesa massima di 48.000 euro. Peggior sorte potrebbe toccare al bonus mobili, legato alla detrazione del 50% dal 1° Gennaio potrebbe scomparire completamente. L’ecobonus sull’efficienza energetica, molto utilizzato nel corso del 2016 al 65% potrebbe vedere un particolare percorso. Nel 2018 potrebbe essere eliminato per gli interventi sulle singole unità immobiliari e già prorogato fino al 2021 per gli interventi sulle parti comuni, peraltro con percentuali salite fino al 70/75% per gli interventi più complessi, nel caso di mancata conferma delle proroghe la detrazione nel 2018 non potrebbe superare il 36%, in un regime particolare. Dal 1° Gennaio scompare la deduzione del 20% in otto anni a favore di chi acquista una casa per darla in locazione, strumento poco conosciuto e ancor meno utilizzato in un contesto di mercato molto complesso. Altro elemento a rischio sul mercato immobiliare è la probabile scomparsa della detrazione decennale in Irpef del 50% dell’Iva pagata per acquisti di case dal costruttore. La misura nel 2016 ha consentito a molte imprese di smaltire una parte del patrimonio abitativo costruito ed invenduto. infine una misura sulla quale come associazione della proprietà più volte abbiamo chiesto la proroga è la tassa piatta del 10% sugli affitti, la famosa cedolare secca. Nel quadriennio 2014/17 infatti questa imposta del 10%, riguardante in particolare gli affitti a canone concordato, nei comuni ad alta tensione abitativa ha dato un forte impulso alle locazioni, mitigando in molti casi i valori dei canoni. Senza proroga la nuova imposta sarà del 15%, assai prossima a quella ordinaria del 21% per cui il vantaggio per i proprietari diventa assai limitata con riflessi negativi sul mercato degli affitti che era tornato a un sensibile dinamismo.

r.p.