Cultura

“Bookmarchs-Più voci”: ad Altidona

Comincia a scaldare i motori BookMarchs, il festival dei traduttori che tra poco più di un mese
vivrà la sua seconda edizione coinvolgendo undici Comuni delle Province di Fermo e Ascoli Piceno
(dal 30 agosto al 1 settembre l’anteprima, dal 4 all’8 settembre la rassegna vera e propria).
Lo fa cercando nuovamente di radicarsi nel suo territorio di riferimento, la Valdaso: dopo il
successo de “Il traduttore in classe: la voce dell’altro”, che nei mesi scorsi ha visto la direttrice
artistica Stella Sacchini recarsi nelle scuole elementari e medie della zona per portare il mondo della
traduzione e della lettura tra i bambini, è ora in corso “Più voci – traduzioni visive”, progetto con
cui BookMarchs collabora nell’ambito di un bando regionale.
Il progetto in questione, voluto dal Comune di Altidona in collaborazione con l’Ecomuseo della
Valle dell’Aso, la Pro Loco e l’Associazione Belvedere, si articola in tre fasi e punta a dar vita a un
luogo di produzione e diffusione dell’arte contemporanea, nello specifico la Casa degli Artisti,
situata nel centro storico del piccolo borgo.
La prima fase è quella delle cosidette “residenze artistiche”: a partire dal 16 luglio, infatti, le artiste
visive Elena Nonnis e Rossella Ghezzi e la fotografa Alessandra Pedonesi si stanno alternando alla
Casa degli Artisti, dove vivono ciascuna per un breve periodo interamente dedicato alla produzione
artistica. Le opere che stanno realizzando saranno poi al centro del secondo momento del progetto,
la mostra dal titolo “Più voci”, che verrà inaugurata sempre ad Altidona il prossimo 30 agosto alle
17, nel giorno esatto in cui, qualche ora più tardi e a qualche km di distanza, per l’esattezza a
Campofilone, prenderà il via “Aspettando il festival”.
L’esposizione rimarrà aperta e visitabile per tutta la durata di BookMarchs, che tra le altre località
toccherà anche Altidona (giovedì 5 settembre, ore 18) con un evento dedicato a Joyce Lussu a cura
di Silvia Ballestra, Isabella Carloni e Francesco Marilungo.
In contemporanea al festival, inoltre, presso la Casa degli Artisti cominceranno anche le “residenze
delle traduttrici”, che si protrarranno fino a fine novembre e vedranno come protagoniste tre delle
ospiti della rassegna, Franca Cavagnoli, Ilaria Piperno e Camilla Diez, le quali, al termine del
progetto, lasceranno in dono al Comune di Altidona alcune piccole traduzioni.
Queste traduzioni, insieme alle opere delle altre artiste, saranno poi al centro della terza e ultima
fase del progetto, la presentazione di un catalogo che raccoglierà tutte le attività svolte e i risultati
conseguiti durante l’anno nell’ambito dei due progetti.
L’idea interessante che anima Più voci è quella di creare un movimento culturale e artistico
duraturo, che non sia legato solo ai giorni specifici di un festival o di una mostra; di ripopolare il
centro storico non solo in concomitanza con il singolo evento o rassegna ma attraverso un progetto
ad ampio raggio capace di renderlo di nuovo cuore delle attività, luogo di scambio e di incontro.
L’obiettivo, quindi, è fare di Altidona un punto di riferimento per il territorio della Valdaso per
quanta riguarda la creazione e lo sviluppo di un centro del contemporaneo attraverso l’attivazione di
percorsi che valorizzino le arti visive (fotografia, pittura, installazioni) e la contaminazione con altri
linguaggi, come la musica, il teatro, o la parola scritta (e tradotta): un obiettivo ambizioso ma
sicuramente degno di nota come tutte le iniziative che mirano alla promozione turistica attraverso la
cultura.