AMMORTIZZATORI, CGIL MARCHE: CIRCA 26MILA LE IMPRESE CHE LI HANNO RICHIESTI NELLA REGIONE
Nelle Marche, le richieste di utilizzo degli ammortizzatori previsti dal Governo e dai Fondi
Bilateriali per fronteggiare l’emergenza Covid-19 crescono di giorno in giorno e stanno toccando
numeri mai visti finora. Sono oltre 15mila le imprese che hanno fatto richiesta di Cigo e Fis, 7mila
quelle artigiane che hanno richiesto l’assegno ordinario ad Fsba (artigiani) e più di 4mila in soli due
giorni le imprese che hanno presentato domanda di Cassa in Deroga.
Una situazione che interessa o interesserà in queste settimane più del 70% dei lavoratori dipendenti
marchigiani e che avrà inevitabilmente riflessi profondi e negativi anche sulle loro condizioni
economiche.
Dichiara Giuseppe Santarelli, segretario regionale Cgil Marche:” In questo momento ci facciamo
carico delle forti preoccupazioni che giungono dai lavoratori e dai precari delle Marche: la
principale è quella sulla celerità nei pagamenti. Infatti, il Presidente del Consiglio ha garantito
pagamenti a tutti entro il 15 aprile ma ad oggi esprimiamo forti perplessità sulla praticabilità di
questa promessa”. La Cgil chiede, quindi, “all’Inps e alla Regione di velocizzare al massimo le
procedure e di attivare tutti gli strumenti per fronteggiare questa situazione di grande emergenza.”
Per Santarelli,”l’altra questione molto importante è legata alla preoccupazione per le risorse e per la
tenuta del sistema: il Governo deve garantire certezze nel finanziamento dei fondi bilaterali che, in
questo momento, stanno terminando tutte le risorse in cassa e sbloccare immediatamente le
disponibilità residue della Cig in deroga che la nostra regione non aveva utilizzato negli anni scorsi,
pari a 27milioni di Euro”.
Sottolinea Santarelli: “Nessuno deve essere lasciato indietro in questo momento. Per esempio, i
lavoratori domestici che non hanno nessuna copertura, gli autonomi occasionali e i tanti che hanno
terminato la Naspi o che la termineranno nelle prossime settimane e che non hanno nessuna
possibilità, in questa situazione, di trovare lavoro”. Infine, Santarelli conclude: “Alle imprese
industriali e più strutturate chiediamo di fare la loro parte ed anticipare la Cigo per evitare che
questa situazione sia scaricata sui lavoratori”.